Data di pubblicazione 27/06/2014
Nella geopolitica del calcio è sparita l’Asia. E’ questo il dato che balza agli occhi mettendo a confronto le rappresentative nazionali approdate agli ottavi di finale di Brasile 2014 con quelle di Sudafrica 2010.
Quattro anni fa, nell’edizione vinta dalla Spagna, dalla fase a gironi uscirono 6 europee (Inghilterra, Germania, Olanda, Portogallo, Slovacchia, Spagna), 5 sudamericane (Argentina, Brasile, Cile, Paraguay, Uruguay) 2 asiatiche (Corea del Sud, Giappone), 2 centro-nordamericane (Messico, Stati Uniti), 1 africana (Ghana).
Dopo la fase a gironi di Brasile 2014 abbiamo ancora 6 europee (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Olanda, Svizzera), sempre 5 sudamericane (Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Uruguay) 3 centro-nordamericane (Costa Rica, Messico, Stati Uniti), 2 africane (Algeria, Nigeria).
Otto, esattamente la metà, sono le nazionali che da un’edizione all’altra sono rimaste nella top 16: Argentina, Brasile, Cile, Germania, Messico, Olanda, Stati Uniti, Uruguay.
Chiudiamo con una dato sul fronte precedenti calcio: il 28 giugno 2010 andò in scena Brasile-Cile, lo stesso ottavo di finale che si ripeterà domani 28 giugno 2014. Quattro anni fa il risultato fu 3-0 per il Brasile, Juan, Luis Fabiano e Robinho i marcatori verdeoro.