Data di pubblicazione 07/09/2011
Il Campionato cadetto di calcio, secondo l’analisi di StageUp – Sport & Leisure Business sui principali tornei cadetti in Europa contenuta nel rapporto pubblicato oggi e scaricabile su www.stageup.com, è dal punto di vista economico-finanziario fra i principali campionati dietro la sola Bundesliga 2.
Il secondo torneo tedesco, vero e proprio punto di riferimento nei conti, riesce, ad esempio, a limitare il costo dei calciatori al di sotto del 50% del fatturato: la Serie B è all’84%, la Championship inglese al 93% e la Liga Adelante spagnola al 95%. La Bundesliga 2 vanta anche un indebitamento contenuto e garantisce una presenza media negli stadi doppia rispetto alla Serie B. Circa il 20% delle risorse economiche tedesche deriva proprio dagli impianti di gara contro l’8% del nostro secondo torneo professionistico.
La Serie B che dovrà necessariamente incrementare le presenze allo stadio, si vede comunque ben posizionata nei confronti dei secondi campionati di Inghilterra e Spagna alle prese con indebitamenti rispettivamente oltre il doppio e il triplo del loro fatturato.
Il Campionato cadetto avvicina la Serie A
La Serie B 2011/2012, secondo l’analisi di StageUp – Sport & Leisure Business, sta vivendo la sua stagione di rilancio grazie all’ampliamento dell’ ambito territoriale da 17 a 20 province coinvolte e alla crescita del bacino d’utenza che passa da 12,8 milioni del 2010/11 (21% della popolazione) a 18,7 milioni del 2011/12 (31%).
Su tale dato, la nuova edizione della Serie B dimezza il distacco dalla Serie A che in questa stagione può contare su un bacino d’utenza di 23,2 milioni.
Considerando i soli comuni, la popolazione residente coinvolta dal torneo cadetto è di 4,1 milioni contro i 3,1 milioni dello scorso campionato per una crescita del 32%.
“Nella stagione in corso – afferma Giovanni Palazzi, presidente di StageUp – Sport & Leisure Business –, come dimostrano anche i primi dati sull’affluenza negli stadi, la Serie B sta vivendo una fase di rilancio grazie al buon lavoro svolto l’anno passato nella direzione di crearsi una propria identità e alla presenza di nuove grandi piazze. Il futuro del torneo cadetto si fonda sulla necessità di puntare sul forte radicamento territoriale dei suoi club e su importanti investimenti, da un lato sugli stadi per attrarre più famiglie e dall’altro sui vivai per limitare il costo degli stipendi. Il campionato attirerà nuovi investitori se sarà in grado di assumere una sempre maggiore riconoscibilità e identità propria, facendo scelte che lo distinguano in maniera crescente dalla Serie A sul fronte dell’immagine”.