Data di pubblicazione 07/02/2018
La sera del 15 gennaio 1908, nasceva il Bari. In un retrobottega di via Roberto da Bari, illuminato dalla luce di un lume a petrolio, Floriano Ludwig (un oriundo che vendeva biancheria in quel locale), Gustavo Kuhn (svizzero che commerciava in farina e cereali) e Giovanni Tiberini (marchigiano trapiantato a Bari e grossista in coloniali) assieme agli amici Gazagne e Jovinet entrambi francesi, allo spagnolo Labourdette, all’inglese Barther, ad altri due svizzeri Bach e Roth ed ai baresi Attoma, Randi, Giordano, Boccianti, davano vita, quali soci-giocatori, al “Bari Football Club”. I colori sociali: casacca di flanella rossa e mutandine bianche.
L’atto costitutivo ufficiale era steso nel pomeriggio di alcuni mesi dopo, in primavera, l’11 aprile 1908.
Non mancavano, comunque, i dissapori fra chi giocava e chi rimaneva fuori dalla squadra. Da questi dissapori, venivano fuori dei dissidenti che formavano un nuovo club: “Unione Sportiva Ideale”.
Dopo l’Ideale, da parte di nuovi dissidenti si costituiva un’altra società calcistica e, quindi, un’altra squadra: il “Liberty”, in omaggio allo stile, in quel momento tanto di moda. Cessava, quindi, ogni attività il Bari F.C.. Intanto, il regime dell’epoca, imponeva al Liberty di chiamarsi nuovamente Bari. Era il 6 febbraio del 1927 e dieci mesi dopo, il 15 gennaio 1928 (a 20 anni dalla fondazione del club) Bari entrava nel calcio che conta, promosso nella Divisione Nazionale. Settimane dopo il 27 febbraio del 1928 il regime ordinava la fusione con l’Ideale. Finiva il “decennale” delle due “strapaesane” (Ideale-Liberty) e cominciava così l’era del Bari nel calcio italiano.
Con la Divisione Nazionale, al Bari veniva assegnato (come accaduto in altri club) il simbolo emerso dopo un referendum: il galletto con la maglia a tinte bianco e rosse, i colori della città. Sino al 2018 il Bari ha ottenuto 17 promozioni e 18 retrocessioni.
Alcuni dati focalizzano meglio il più antico club calcistico di Puglia: 30 tornei in A, uno in divisione nazionale, 45 in serie B, 8 in serie C, 2 in quarta serie, uno nell’Italia libera e un altro nel Centro Sud. È la squadra che ha disputato in Italia il maggior numero di spareggi o qualificazioni per ottenere promozioni o per evitare retrocessioni: addirittura 24.
Nonostante le continue “peregrinazioni” fra A, B, C e viceversa il Bari è riuscito a fornire alle varie squadre nazionali parecchi giocatori fra i quali 5 per gli azzurri di A: Raffaele Costantino, Tommaso Maestrelli, Beppe Moro, Gianluca Zambrotta e Leonardo Bonucci.
Dal 1928 fino al 2018 sono in tutto 31 gli uomini che hanno amministrato il Bari con la carica di presidente, commissario o amministratore unico. Il periodo più lungo (28 anni) spetta al grand’ufficiale Vincenzo Matarrese seguito (con 16 anni) dal Professor Angelo De Palo.
Negli 88 tornei (dal 1928 al 2018) si sono alternati alla guida della prima squadra ben 67 allenatori: il primo Erbenstein, l’ultimo Grosso.
Così come si legge nella prefazione del primo libro sulla vita biancorossa (Bari si, Bari no, 1977), più che una storia, quella del Bari è una saga, peraltro lunga, strana ed un po’ matta, come quelle che raccontano i nonni ai loro nipoti.
È lunga perché interessa quasi 5 generazioni ed abbraccia oltre un secolo. È strana, perché, pur avendo un inizio, non ha una fine ma rivive l’odissea affascinante del più antico club calcistico pugliese. È matta perché racconta la vita avventurosa della più stramba formazione del calcio italiano, ribattezzata con l’etichetta di “squadra ascensore” per le sue mortificanti retrocessioni e per le sue esaltanti promozioni.
È una saga che pur riducendosi in tanti brevi spazi racchiude una somma di entusiasmi, passioni, gioie, delusioni.
Sul Bari si potrebbe scrivere moltissimo. Il calcio – il più popolare e il gioco più bello del mondo – porta inevitabilmente a questi eccessi. Il Bari pur non annoverando nel suo lungo cammino scudetti o imprese mondiali, vanta ugualmente la storia più bizzarra e più avvincente per una squadra di pallone.
L’autore
Gianni Antonucci, giornalista e grande esperto della storia del Bari calcio, si è cimentato con un’opera davvero completa di dati e di immagini sui 110 anni (1908-2018) della squadra barese.
BARI 110 E…
di Antonucci, Gianni
2017, pp. 232, ill. b/n e a colori, f.to 24x30, brossura
ISBN: 9788867173488
20,00 euro