Data di pubblicazione 28/03/2012
Trova spazio anche Renzo De Vecchi nella classifica delle “presenze consecutive in nazionale” redatta quest'oggi dall'IFFHS, l'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio.
Il periodo coperto dalla singolare indagine va dal 1872 al 1920. Siamo quindi agli albori del calcio. Sport, allora, molto diverso da quello che vediamo oggigiorno in tivù.
Il “figlio di Dio”, questo il soprannome dato a De Vecchi dai primi tifosi italiani di football, esordisce con la maglia azzurra a soli 16 anni e in occasione della seconda partita, e prima trasferta, della nostra rappresentativa. Location Budapest, data il 26 maggio 1910.
Entra nel rettangolo di gioco quando perdiamo già 2-0 (finirà 6-1 per gli ungheresi) causa l'infortunio occorso a Cevenini I.
Il difensore stando all'IFFHS colleziona 12 presenze consecutive fra l'1/5/1913 ed il 29/8/1920.
In totale veste la casacca dell'Italia per 43 volte, 26 delle quali indossa anche la fascia di capitano.
Quello che però la statistica dell'Istituto non ci racconta è che Renzo De Vecchi ha la paternità del primo autogol nella storia dell'Italia. E' un'involontaria deviazione nel 3-3 contro l'Austria il 15 gennaio del 1922 al Velodromo Sempione di Milano.
Per conoscere la classifica redatta dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio, clicca qui.